Cari Amici…

Cino Tortorella vestito da Mago Zurlì in una passata edizione dello zecchino d'oro

Sono Cino Tortorella, che per molti dopo tanti anni è ancora il Mago Zurlì, un nome che riporta indietro nel tempo, al magico mondo dell’infanzia, accanto a persone care, che oggi hanno qualche ruga e qualche capello bianco in più.

Nella mia vita artistica ho realizzato come autore e regista molte trasmissioni per ragazzi: “Chissà chi lo sa?”, “il Dirodorlando”, “Giococittà”, “Dedalo”, “Un’astronave per Alpha Centauri”… Ma per molti sono soltanto il Mago dello Zecchino d’oro che con Mariele, Richetto e Topo Gigio ha regalato momenti di gioia e di allegria che nel ricordo si illuminano con i colori delicati della nostalgia.

Anche per me lo Zecchino d’oro è la trasmissione che mi è più cara perché, oltre a divertire i bambini con canzoni scritte per loro da importanti autori, ha dato la possibilità di aiutare altri bambini che in troppe parti del mondo soffrono miserie e violenze e non possono cantare.

Quando la trasmissione è diventata un successo internazionale ho voluto, insieme a Mariele, che servisse anche ad aiutare bimbi meno fortunati; è nata così l’iniziativa “Fiore della solidarietà” che ha portato il sorriso a molti bambini. In tutti questi anni sono sbocciati “fiori della solidarietà” in varie parti del mondo: asili, scuole, ambulatori, ospedali, villaggi, case famiglia, centri di accoglienza pediatrica in Bangladesh, Croazia, Ruanda, Congo, Bolivia, Zimbabwe, Perù, Romania, Costa d’Avorio, India… e in occasione dell’inondazione del ’94 e del terremoto del ’97 anche in Italia: a Borgotanaro di Asti, a Rocchetta Tanaro, a Belfiore, Spoleto, Foligno, Fluminata.

Sono state iniziative che mi hanno fatto ottenere, primo in Italia, l’onorificenza di ambasciatore Unicef e che hanno convinto l’UNESCO a dichiarare lo Zecchino d’oro, unica trasmissione televisiva al mondo, Patrimonio dell’Umanità per una cultura di pace.

Il 27 ottobre compirò i miei primi mille mesi di vita e il più grande desiderio è quello di continuare ad aiutare i bambini; nella Carta dei Diritti dell’Infanzia sancita dall’Onu e diventata in Italia legge dello Stato è scritto: “Tutti i bambini hanno diritto alla salute, all’istruzione e alla formazione, al tempo libero, al gioco, allo svago. Hanno diritto all’informazione, alla partecipazione, a essere ascoltati. Hanno diritto ad una sfera privata e a crescere in uno spirito di uguaglianza e di pace. Hanno diritto a una comunità famigliare ed a una casa sicura. Hanno diritto all’assistenza in caso di menomazione. Tutti i bambini hanno il diritto di essere bambini”.

Mi propongo di realizzare un Osservatorio Permanente per il rispetto di questi diritti e auspico che si realizzi a Bari, la città di San Nicola, il Santo protettore dei bambini. Mi impegnerò con tutte le mie forze per contrastare i gravi problemi riguardanti i bambini che affliggono il nostro Paese: Obesità Infantile – Denatalità – Pedofilia.

Obesità Infantile

Nel 2007 il C.N.R. (Consiglio Nazionale delle Ricerche) dopo un’accurata indagine giungeva ad una drammatica conclusione: “i bambini italiani sono i più obesi d’Europa. Il 35% è sovrappeso o obeso con gravi rischi di malattie quali diabete, ipertensione, infarto, tumori e ripercussioni psicologiche (l’obesità comporta spesso una diminuzione dell’autostima e persino sindromi depressive)”.

Combattere questo pericolo non è così difficile; dietologi e pediatri sono d’accordo nell’indicare gli elementi chiave per la prevenzione ed il trattamento dell’obesità infantile:

  1. attenzione da parte delle famiglie;
  2. alimentazione corretta;
  3. attività fisica.

Attenzione, Alimentazione, Attività: le 3 A di fondamentale importanza per i nostri figli.

Mi propongo di rivolgermi al Ministero della Pubblica Istruzione per chiedere di vietare nelle scuole i distributori di merende confezionate sostituendoli con altri che distribuiscono frutta fresca e di seguire l’esempio di Nazioni straniere introducendo nelle Scuole Elementari e Medie la materia di “avviamento al gusto” per stimolare la sensorialità dei bambini e allargare i loro orizzonti gastronomici.

Mi propongo inoltre di realizzare un docu-film su questo problema nella certezza che la forza delle immagini varrà più di centinaia di articoli di giornali o di conferenze. A questo proposito ho giù preso contatti con illustri pediatri e nutrizionisti e con il noto regista Ermanno Olmi che si è dichiarato pronto a collaborare.

Denatalità

Siamo il Paese con il più basso indice di natalità anche se il desiderio di aver figli nelle nostre famiglie è molto alto; i motivi che impediscono alle donne italiane di realizzare questa aspirazione sono molteplici ma non c’è dubbio che ai primi posti ci siano essenzialmente motivi di ordine pratico: i figli costano e le famiglie meno abbienti non sono aiutate; solo poche famiglie possono pagare le rette dei nidi privati ed appena il 10% delle richieste è coperto da quelli pubblici; questo problema lo si combatte con aiuti alle famiglie che desiderano aver figli e con la diminuzione della pressione fiscale delle famiglie numerose. Come portavoce dell’Associazione Famiglie Numerose mi impegnerò perché questo accada.

Pedofilia

Nel Paese dove la Pedofilia è considerata alla stregua di uno scippo e i responsabili di questo, che è il più odioso dei reati, vanno incontro a pene risibili (che spesso non vengono neppure applicate per intero) mi impegnerò a fare in modo che le leggi vengano riviste per far sì che nessuno di coloro che ha commesso questi reati sia lasciato libero di commetterli di nuovo.

Sono impegni molto ambiziosi e non facili da realizzare e certo non è immaginabile affrontarli da solo, grazie a persone straordinarie come il dott. Lucio Catamo, il mio ortopedico che dopo aver sistemato la mia gamba fratturata, come Geppetto con Pinocchio, ha dato vita in questi giorni alla Associazione “Gli Amici di Mago Zurlì”, e mi ha assicurato tutto l’appoggio per raggiungere questi scopi. Mi auguro che tutti coloro che ricordano il Mago dello Zecchino e si sentono suoi amici vogliano far parte di questa Associazione per aiutarci a realizzare gli scopi che ci siamo fissati.

3 Commenti

  1. Sono commossa per tanta sensibilità! Era ora che vi trovassi in qualità di pedagogista mancata, ma in preparativi per spiccare il volo…! La vostra compagnia fa piacere in un mondo così cambiato e mi auguro che la vostra sensibilità all’infanzia si moltiplichi anche grazie ai bei ricordi che lo Zecchino d’oro mi regala ogni volta che ne ricorre l’evento.
    Saluti cari a tutti,
    Cristina Gentilin

  2. mi chiamo Rita classe 1955, ho sempre, tranne qualche anno di interruzione, seguito lo zecchino d’oro. Ricordo i personaggi che si sono avvicendati a cominciare da Righetto, Topo Gigio e soprattutto tu, il grande Mago Zurlì. Un mio amico un giorno di qualche “anno fa” si è versato sui capelli un intera scatola di porporina x essere come il Grande Mago. Quante risate e che sgridate dalla mamma che x più giorni ha faticato a mandarla via, ma che bello e quanti ricordi ancora.Il ritrovarsi tutti insieme fratelli amici mamme a seguire la trasmissione, imparare le canzoni. Poi il tempo è passato la vita scorre veloce ma quell’appuntamento che qualcuno voleva cancellare fortunatamente resiste. Le famiglie vogliono farci credere che sono cambiate ma io voglio sperare di no, che si riscoprano i veri valori. ho continuato a guardare la manifestazione con mio padre che ora non c’è più fisicamente ma che sento sempre con me, e, continuo a vederlo con mia madre di 82 anni. Abbiamo seguito questa ultima edizione e le canzoni che hanno vinto erano le nostre preferite. Mi scuso x essermi dilungata e mi spiace anche x non poter aderire ad essere socio ma ora come ora non ho reddito e nonn posso impegnarmi. Grazie x l’opera che sostenete a fasvore dei bambini. Un gande abbraccio a te e a tutte le persone che vi aiutano- Ciao Rita

  3. Mi chiamo Elisabetta e sono nata nel 1974.
    Tra i ricordi più belli della mia infanzia c’è quello di me e mia madre davanti al televisore per guardare lo Zecchino d’oro e insieme a lei cercavamo di imparare le canzoni.
    Ora che sono mamma di una bimba meravigliosa che ha 4 anni lo guardo insieme a lei.
    Mi sono chiesta come mai non c’erano più i capisaldi dello Zecchino e cioè Lei Mago zurlì e Topo Gigio (“ma cosa mi dici mai” è ormai una frase storica), e l’altra mattina su Unomattina avete spiegato il perchè.
    Mi dispiace davvero tanto che mia figlia non possa ricevere le stesse emozioni che ho ricevuto io tramite il mago dello Zecchino e il mitico Topo Gigio e anche se sarò io a raccontargliele non sarà la stessa cosa.
    Vi ringrazio per il vostro impegno verso i bambini, in un mondo dove si pensa solo a come riuscire a guadagnare sempre di più e dove i bambini sono spesso lasciati a loro stessi è bello sapere che c’è qualcuno che oltre a farci riflettere sui nostri figli e sul loro futuro si occupa di loro concretamente.
    Grazie